lunedì 7 luglio 2008

Il sindaco Fasulo ritorna (per la terza o quarta volta) con il Campanile

Angelo Fasulo torna con Clemente Mastella. Il sindaco di San Lorenzo Maggiore lascia il Partito democratico e riabbraccia le insegne dei Popolari Udeur. Indubbiamente, una notizia se la si paragona alla fuga dei tanti che, in tempi di vacche magre, hanno preferito abbandonare una nave che sembrava ormai alla deriva. Diciamo la verità: sino a metà dello scorso gennaio, l'adesione di un sindaco all’Udeur era poco meno di una mezza notizia, viste le adesioni che il Campanile è arrivato a segnare nella provincia del leader, con percentuali che, alle elezioni regionali, sfiorarono il dato delle migliori performance forziste. Ma, dal 16 gennaio in poi, Mastella ha dovuto registrare soltanto addii e fughe, ingurgitando enormi dosi di amarezza, pur sapendo, scafato com’è, che in politica la gratitudine è sempre il sentimento del giorno prima. Dalla caduta del governo Prodi e, sopratutto, dal giorno della mancata ricandidatura dopo ben 32 anni in Parlamento, il compito principale di Mastella e dei vertici del partito è stato prioritariamente quello di contenere le perdite, cercando di turare falle pressoché quotidiane, armandosi di pazienza sconfinata nei confronti di consiglieri ed esponenti vari che, sino a qualche mese addietro, non osavano neppure aprire la bocca mentre oggi discettano alla stregua di statisti. Certo, una grossa mano a Mastella gli elettori l’hanno ridata alle Provinciali nel Sannio, laddove le due liste presentate si sono attestate ben oltre le più rosee previsioni. Ed è da tale dato che il leader dell’Udeur intende ripartire, prefiggendosi di far rivivere un partito a dimensione regionale, ma che in Campania sopratutto potrà e saprà dire ancora la sua. È per questo che il ritorno di Fasulo, con tutto il rispetto per il sindaco di San Lorenzo Maggiore, acquista maggior significato politico. «Si tratta di un decisione dettata sopratutto da sentimenti amicali - spiega Angelo Fasulo -, non disgiunta, però, da aspetti politici. Io lasciai Clemente allorquando si ipotizzava un suo spostamento verso il Pdl: rispetto a questa possibilità, preferii restare nel centrosinistra. Per rispetto della mia comunità, mi candidai alla Provincia nella lista ”Sannio democratico”, anche perché il mio antagonista locale, Emmanuele De Libero, era come noto nella Destra. Poi, Mastella nel Pdl non c’è andato, il Pd non è che mi affascini eccessivamente, visti pure i travagli a livello nazionale, aggiungiamoci l’amicizia con Clemente ed il desiderio di non voler fuggire quando la barca non veleggia più come un tempo, ed ecco spiegata la mia decisione di riabbracciare Mastella». Fasulo, che già nelle ultime settimane aveva intrattenuto stretti contatti con il segretario provinciale Annio Majatico, si dice fiducioso che l’Udeur possa rilanciare il suo progetto politico: «Già questi pochi mesi sono stati sufficienti per dimostrare che il Sannio, senza un leader autorevole come Mastella, rischia di essere bistrattato. Noto che la gente sta riflettendo, tutti stanno comprendendo che d’improvviso non poteva essere lui il male dell’Italia. Del resto, senza Mastella, le cose non è che vadano meglio, né a livello nazionale, né a livello locale».
Fonte http://www.ilmattino.it/ 06/07/2008

1 commento:

Lorenzo Ferrara ha detto...

Chi seguirà il suo esempio? Si accettano scommesse!